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ENOGRAFIA
umbria
Database delle Cantine - Vini a Denominazione di Origine
carta enografica dell'Umbria
      L'Umbria, con ben 2 DOCG ha una realtà vitivinicola veramente interessante, anche se ancora inespressa. Questa regione, se ci sarà la volontà globale da parte dei produttori, offre i più ampi margini di miglioramento a breve scadenza.
      Perugia, in quanto a territorio, in un certo senso è assimilabile a Siena, e nella sua provincia insistono diverse DOC tra cui COLLI PERUGINI, COLLI MARTANI, COLLI DEL TRASIMENO, COLLI ALTOTIBERINI. Tutto questo potenziale è storicamente trainato da alcuni produttori, primi fra tutti Lungarotti e Antinori.

      La DOCG TORGIANO ROSSO RISERVA è stata creata ad hoc per il produttore Lungarotti ed insiste nella stessa zona della DOC TORGIANO. Lungarotti ha segnato la rinascita dell'enologia umbra ed ha istituito un museo del vino all'interno della sua proprietà. Il vino, maturato per minimo 3 anni, viene prodotto in prevalenza con SANGIOVESE (70%) più altre uve a bacca rossa idonee alla coltivazione per la provincia di Perugia (max 30%).

      Altra DOCG è la MONTEFALCO SAGRANTINO o SAGRANTINO DI MONTEFALCO, anche questa nello stesso territorio della DOC, la MONTEFALCO. Il vitigno utilizzato è il SAGRANTINO, la produzione è molto legata al produttore Caprai, più giovane rispetto a Lungarotti. E' prevista una versione passita, ma avendo il sagrantino un buon tenore tannico lo zucchero residuo rappresenta un depauperamento della morbidezza a favore di un'eccessiva durezza.

      Una DOC interessante è la ASSISI con vini rossi ottenuti da SANGIOVESE e MONTEPULCIANO, ma anche con una forte presenza di MERLOT, PINOT NERO (es: Villa Fidelia) e GAMAY, che stanno raggiungendo alti livelli qualitativi.
      Un discorso a parte va fatto per la zona confinante con il Lazio e la Toscana: anche se l'Umbria non è bagnata dal mare questi territori risultano particolarmente umidi per la presenza del lago Trasimeno, del lago di Corbara, del fiume Tevere, del fiume Nera.

      Da evidenziare la DOC ORVIETO che poi è un po' la storia dell'Umbria, dove si produce il 75% dei vini DOC umbri. Nasce come vino amabile, a volte dolce, in una veste folcloristica nella bottiglia che si chiama "pulcianella" (ora conosciuta perché ci troviamo imbottigliati il Mateus e il Vinho Verde, entrambi portoghesi), talvolta impagliata a maglie un po' più larghe di quelle del fiasco. Si è cercato di promuoverlo anche in versione secco ma si è rivelato di minor pregio, verdolino di 11%, simile a tanti altri vini bianchi sparsi per la penisola. Oggi si tenta di risollevarlo utilizzando vitigni autoctoni, e così come per le Marche è importante il Verdicchio qui lo è altrettanto il GRECHETTO (che corrisponde al Pulcincùlo del Vino Nobile di Montepulciano in Toscana) insieme in minor quantità al DRUPEGGIO (Canaiolo Bianco). Il grechetto, che qualcuno vinifica anche in purezza, è un vitigno in grado di sostenere anche l'affinamento in barrique. A cavallo con il Lazio c'è un altro vitigno, il ROSCETTO, della famiglia dei Grechetti, per il quale si sta pensando alla vinificazione in purezza. In questa zona c'è molto MERLOT, in particolare prediletto dal produttore Cotarella.
Le antiche vasche del Sagrantino
di Guido Montaldo
fonte ©FocusWine (21 novembre 2006)

Il vino a Montefalco è nel Dna della città e del territorio ed è ben impresso persino sui muri del borgo medioevale, patria di uno dei rossi più famosi del mondo, il Sagrantino.Davanti allo studio di un notaio sta aggrappato un vitigno. Una targa d'ottone, fissata alle pietre della casa, racconta che si tratta di una pianta antica di Sagrantino.
La più vecchia di tutte, però, si trova nel convento di Santa Chiara: ha quasi 300 anni e le suore la mostrano orgogliose, se qualcuno chiede di vederla. Montefalco è una dei rari comuni nel mondo che ha al suo interno ancora vigneti produttivi. Crescono all'interno delle mura medievali, nei cortili e nei giardini abbarbicati uno sull'altro.
La storia del Sagrantino è quella di un vino che veniva tenuto in serbo per le grandi occasioni. Era un passito che doveva servire a festeggiare le feste sacre per eccellenza, la Pasqua e il Natale (di qui il suo appellativo). Poi, una trentina di anni fa, rispondendo alle esigenze del mercato, si provò a vinificarlo secco.
Non stupisce che proprio gli ordini religiosi, che ben sappiamo hanno avuto, tra i meriti, anche quello di aver fatto sopravvivere la vitivinicoltura al disordine e distruzione avvenuta dopo la caduta dell’Impero romano, ad opera di tribù cosiddette barbare, siano stati i protagonisti anche della storia del vino di Montefalco.
Diventa quasi una notizia scontata che nell’inventario “de mobili e stabili di San Francesco” a Montefalco, risalente al 1700, risulti un’ampia lista di strumenti per la vinificazione. Durante i lavori di ampliamento e restauro del museo del comune umbro sono stati rinvenuti i resti di antichi opifici del convento della Chiesa di San Francesco, utilizzati un tempo per la produzione di vino. La Chiesa, costruita tra il 1335 e il 1338, è stata officiata dai frati fino al 1863, quando passò in proprietà al comune di Montefalco: ancora non si sa con precisione quando, ma è in questo lasso di tempo che sarebbero stati ricavati nell’ edificio le “vasche” per la produzione di vino. In una parte dello Statuto comunale di Montefalco del 1703, relativo all’autorizzazione alla vendita al minuto del vino, si desume che i frati avessero estese proprietà e le più vaste cantine di Montefalco.
Per la prima volta le antiche cantine, riallestite con materiali del XVIII e XIX secolo per la lavorazione delle uve e la produzione di vino, sono state rese accessibili e visitabili.
Un documento storico conservato presso l’Archivio di Stato di Spoleto (la trascrizione dell’inventario dei beni mobili del Convento dei Frati Minori Conventuali della Chiesa Museo di San Francesco del 1798) conferma la presenza di una cantina perfettamente allestita e funzionale con vasche per la pigiature delle uve e la raccolta del vino, botti, botticelle, bigonci e altre attrezzature vitivinicole.
Leggendo uno stralcio dell’inventario settecentesco si fa come un viaggio nel tempo, sembra di essere lì, di percepire l’odore di muffa delle cantine, ancora sentori di vino....
[…] Entrati alla cantina si trova. Incontro la porta una botte piena di vino cotto di diametro palmi sei, meno due onci. Altra piena della stessa qualità di vino, dello stesso diametro. Altra contigua vuota dello stesso diametro. Andando avanti a mano sinistra una Botte piena di vino cotto di diametro palmi otto. Altra piena della stessa qualità di vino di diametro palmi cinque, onci due. Altra contigua vuota di diametro palmi cinque scarsi. Si avverte che tutte le succennate botti si trovano in ottimo stato, e tutte cerchiate di cerchi di ferro in tutto di quattro almeno. Due scaloni per comodo da imbottare il mosto in buono stato. Imbottatore di legno da imbottare le botti. Due imbottatori di rame assai cattivi da empir barili. Tre tine per uso di pestar uve, una grande cerchiata con tre cerchi di ferro, altra mezzana pur cerchiata con cerchi di ferro, altra piccola con un cerchio di ferro, e altri cerchi di legno. Numero tre barili buoni. Numero sei bigonzi pur buoni. Una matrevita di legno per tirare li uscioli delle Botti. Un bullaccio assai vecchio, e lacero. Sotto la loggia fuori la porta della cantina dalla parte dell’orto si trova una fornacetta ad uso di cuocer mosto con caldara di rame murata con una Cannella di ottone da cavar il Mosto. [….]
Forse la citazione più interessante è il ritrovamento di vasche per effettuare la pigiatura, come dei palmenti interni alla cantina.
“Di qui si trova una stanza con vasche da pestar uve con cisternini, e vi si trova una botte vuota di diametro palmi sei, meno due onci.”.



DOCG
SAGRANTINO MONTEFALCO o MONTEFALCO SAGRANTINO
TORGIANO ROSSO RISERVA

DOC
ASSISI
Comune di assisi e altri prov. PG
bianco 50-70% Trebbiano, 10-30% Grechetto, possono concorrere altre uve a bacca bianca non aromatiche raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 40%;
rosato, rosso, novello 50-70% Sangiovese, 10-30% Merlot, possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 40%;
monovitigno bianco: Grechetto almeno l'85%, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%

COLLI ALTOTIBERINI
Colline del Tevere prov. PG
bianco 75-90% Trebbiano Toscano, fino al 10% Malvasia del Chianti, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%;
rosato, rosso 55-70% Sangiovese, 10-20% Merlot, max 10% Trebbiano Toscano e/o Malvasia del Chianti, possono concorrere altre uve raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%

COLLI AMERINI
Comuni prov. Terni
bianco 70-85% Trebbiano Toscano, max 30% Grechetto e/o Verdello e/o Garganega e/o Malvasia Toscana (max 10%);
rosato, rosso, rosso superiore, rosso Novello (65-80% Sangiovese, max 35% Montepulciano e/o Ciliegiolo e/o Canaiolo e/o Barbera e/o Merlot (max 10%), possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per la provincia di Terni max 15%)

COLLI DEL TRASIMENO
Colline intorno al lago Trasimeno
bianco, frizzante, Vino Santo o Vin Santo (min 40% Trebbiano Toscano, min 30% Grechetto e/o Pinot Bianco e/o Chardonnay e/o Pinot Grigio, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 30%);
spumante classico min 70% Chardonnay e/o Pinot Nero e/o Pinot Bianco e/o Pinot Grigio e/o Grechetto, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 30%;
bianco scelto min 85% Vermentino e/o Grechetto e/o Chardonnay e/o Pinot Bianco e/o Pinot Grigio e/o Sauvignon e/o Riesling, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%;
rosato, rosso, rosso frizzante, rosso Novello, rosso riserva min 40% Sangiovese, max 30% Ciliegiolo e/o Gamay e/o Merlot e/o Cabernet, possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 30%;
rosso scelto min 70% Gamay e/o Cabernet Sauvignon, e/o Pinot Nero e/o Merlot, min 15% Sangiovese, possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%;
monovitigno bianco: Grechetto min 85%;
monovitigno rossi: Merlot, Cabernet Sauvignon, Gamay min 85%

COLLI MARTANI
Colline intorno a PG
bianco (min 50% Trebbiano Toscano, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per le province di Perugia e Terni max 50%);
spumante (Grechetto e/o Chardonnay e/o Pinot nero min.50%, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per le province di Perugia e Terni max 50%, le uve Malvasia bianca di Candia e Malvasia bianca lunga, da sole o congiuntamente, non devono superare il 10% del totale complessivo dei vitigni complementari);
rosso (min 50% Sangiovese, possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per le province di Perugia e Terni max 50%);
monovitigno bianchi: Trebbiano, Grechetto, Grechetto di Todi, Chardonnay, Sauvignon, Riesling (min 85%, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per le province di Perugia e Terni max 15%, le uve Malvasia bianca di Candia e Malvasia bianca lunga, da sole o congiuntamente, non devono superare il 10% del totale complessivo dei vitigni complementari);
monovitigno rossi (anche riserva): Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Merlot (min 85%, possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per le province di Perugia e Terni max 15%)

COLLI PERUGINI
Colline prov. PG e Terni
bianco, Vin Santo o Vino Santo (min 50% Trebbiano Toscano, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 50%, tranne per le Malvasie che è consentito max 10%);
spumante (min 80% Grechetto e/o Chardonnay e/o Pinot Nero e/o pinot Bianco e/o Pinot Grigio, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 20%);
rosato, rosso, Novello (min 50% Sangiovese, possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 50%);
monovitigno bianchi: Chardonnay, Grechetto, Pinot Grigio, Trebbiano (min 85%);
monovitigno rossi: Cabernet Sauvignon, Merlot, Sangiovese (min 85%)

LAGO DI CORBARA
Comune di Baschi e Orvieto (Terni)
rosso (min 70% Cabernet Sauvignon e/o Merlot e/o Pinot Nero e/o Sangiovese, max 30% Aleatico e/o Barbera e/o Cabernet franc e/o Canaiolo e/o Cesanese e/o Ciliegiolo e/o Colorino e/o Dolcetto e/o Montepulciano);
monovitigno: Cabernet Sauvignon, Merlot, Pinot Nero (min 85%)

MONTEFALCO
Comune di Montefalco, parte di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi, Giano
bianco (almeno il 50% Grechetto, 20-35% Trebbiano Toscano e altri vitigni a bacca bianca non aromatici raccom. e/o autoriz. della provincia di Perugia);
rosso (60-70% Sangiovese, 10-15% Sagrantino, e altri vitigni a bacca rossa non aromatici, raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia)

ORVIETO
Comune di Orvieto, altri comuni prov. Terni e VT
secco, abboccato, amabile, dolce, superiore, classico, classico superiore, superiore vendemmia tardiva, classico superiore vendemmia tardiva: min 40% Grechetto, 20-40% Trebbiano toscano (Procanico), possono concorrere altri vitigni a bacca bianca non aromatici raccom. e/o autoriz. per le province di Terni e Viterbo max 40%

ROSSO ORVIETANO
Comuni prov. Terni
rosso (min 70% Aleatico e/o Cabernet Franc e/o Cabernet Sauvignon e/o Canaiolo e/o Ciliegiolo e/o Merlot e/o Montepulciano e/o Pinot Nero e/o Sangiovese, max 30% Barbera e/o Colorino e/o Cesanese comune e/o Dolcetto);
monovitigno: Aleatico, Cabernet, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Canaiolo, Ciliegiolo, Merlot, Pinot Nero, Sangiovese (min 85%)

TORGIANO
Comune di Torgiano
bianco (50-70% Trebbiano toscano, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 50%);
spumante (max 50% Chardonnay, max 50% Pinot Nero, possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%);
rosato,rosso (min 50% Sangiovese, possono concorrere altri vitigni a bacca rossa non aromatici raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 50%);
monovitigno bianchi: Chardonnay, Pinot Grigio, Riesling italico (min 85%), possono concorrere altre uve a bacca bianca raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%;
monovitigno rossi: Cabernet Sauvignon, Pinot nero, Merlot (min 85%), possono concorrere altre uve a bacca rossa raccom. e/o autoriz. per la provincia di Perugia max 15%


LINK UTILI

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21/11/2006 14.33